La scomparsa di Marco Liva

2017. Un incidente improvviso, qualche giorno prima dell’anniversario della morte di Marcello Candia (31 agosto 1983), ci ha portato via il Presidente della Fondazione, Gianmarco Liva: una notizia che lascia increduli, e frastornati, e con interrogativi nel cuore cui solo la Fede può rispondere.

Milanese, nato nel 1954, a capo di un’azienda di costruzioni, aveva raccolto il testimone della Presidenza della Fondazione trainandola, con l’efficienza dell’imprenditore e la discrezione di chi rende protagonisti gli altri, a proseguire l’opera di Marcello Candia per i poveri del Brasile: da Macapà a Marituba, a tutto il nordeste brasiliano in questi anni le opere compiute si sono moltiplicate, fino a contarne più di 70 tra ospedali, ambulatori, scuole, lebbrosari; tutte opere sorvegliate personalmente nella costruzione e messe in grado di operare in autonomia, affidate poi nella gestione a congregazioni religiose e associazioni laiche in grado di offrire continuità: sempre sulle orme di Marcello Candia, con l’idea precisa di investire tutto ciò che la generosità dei benefattori di volta in volta consente, senza accantonare né risparmiarsi.

Gianmarco Liva - 2016 - foto © Niccolò Aiazzi

(foto di Niccolò Aiazzi per il volume Il miracolo di Marcello Candia, un viaggio in Brasile nel 2016 a documentare le opere della Fondazione nel centenario della nascita di Marcello Candia)

 

Come per Candia, è una scomparsa che pesa enormemente sulla Fondazione e su quanti conoscevano questo imprenditore efficiente ed entusiasta nell’aiutare, nel prendersi carico di responsabilità e coinvolgere gli altri, che lascia un’eredità impegnativa nel gran numero di persone che al di là dell’oceano – bambini, ragazzi, famiglie, congregazioni – continuando a sperare in un aiuto concreto si domandano oggi «Signore, da chi andremo?»

 

«A tutti nella vita passa davanti un tram, possiamo saltarci su o voltarci dall’altra parte. Io sono saltato sul tram di Marcello e ci sono rimasto».